Il Museo Civico di Teramo

Il sistema Museale teramano comprende il Museo Civico, la Pinacoteca e cinque siti archeologici , in un percorso in cui riscoprire le testimonianze della civiltà italica e romana.

Il Museo Civico Archeologico "F. Savini” è stato inaugurato nel 1895, mentre la Pinacoteca, compresa nella rete museale cittadina è stata costituita come spazio espositivo quasi trent’anni prima.  

Quest’ultima è stata riaperta all’inizio del 2010 dopo diversi anni, ed ora nelle otto sale espositive si possono ammirare opere d’arte, fra tele, sculture e installazioni più moderne, che vanno dal XV secolo fino ai nostri giorni, con particolare attenzione verso gli artisti abruzzesi, come Giacomo da Campli, Gennaro della Monica, Bernardino Gentili e i grandi nomi della scultura, della pittura e della decorazione.

L’idea del sindaco di Teramo Settimio Costantini, che si occupò in prima persona dell’allestimento della Pinacoteca, era infatti quella di esporre in un unico ambiente le più belle opere del teramano.

I siti archeologici che rivestono un ruolo importante nel circuito museale della citta di Teramo sono il Teatro (periodo augusteo) e l’Anfiteatro di Interamnia (I secolo d.C), la Domus del Leone (così chiamata per l’emblema al centro del mosaico pavimentale) e la Domus in Largo Torre Bruciata (I o II secolo d.C), l’Area di Largo Madonna delle Grazie (domus che fu utilizzata in epoca augustea utilizzate a scopo abitativo e in seguito industriale, come lavanderia) e la Necropoli di Ponte Messato, in cui si trovano insediamenti di epoche successive: italica risalente al IX-VI sec. a. C. e romana, dal II sec.aC al II secolo d.C.

La rete museale organizza periodicamente delle mostre temporanee e degli eventi a carattere culturale, cerca di interessare all’arte e all’archeologia anche le generazioni più giovani attraverso iniziative, laboratori didattici e visite guidate.