L'Abruzzo - La Cultura

Sono numerosi i personaggi che hanno fatto la storia della regione Abruzzo, della sua cultura e, di riflesso, della cultura italiana. Vediamone alcuni:

Gabriele D'Annunzio

Figura poliedrica della cultura abruzzese ed italiana, Gabriele D’Annunzio fu scrittore e poeta, ma anche militare e politico. Nato a Pescara nel 1863, rivestì un ruolo di primo piano in ambito letterario: tra le sue opere di maggior rilievo ricordiamo il romanzo d’esordio Il Piacere, L’Innocente, Il Trionfo della Morte, le diciotto novelle Le Novelle della Pescara. Nei suoi scritti emerge come filo conduttore un forte interesse di D’Annunzio verso la violenza, la sensualità, l’erotismo e l’estetismo decadente. Interventista durante la prima guerra mondiale, si arruolò volontario distinguendosi per coraggio in diverse spedizioni e guidando le truppe durante la liberazione di Fiume. Al termine della guerra, ritiratosi nella sua celebre villa a Gardone Riviera, continuò a dedicarsi alla letteratura ed interessandosi all’evolvere del nascente movimento fascista.

Ignazio Silone

Nato nel paese di Pescina in provincia de L’Aquila nel 1900, Ignazio Silone, al secolo Secondino Tranquilli, fu scrittore e, come D’Annunzio, politico. Famosissimo è il suo romanzo Fontamara, ambientato appunto tra le montagne abruzzesi. Il romanzo narra la storia di un paese Fontamara appunto, e dei suoi abitanti, destinati, anno dopo anno, generazione dopo generazione, a condurre un’esistenza del tutto esclusa dei meccanismi della modernizzazione e dell’urbanizzazione. A scandire il tempo dei fontamaresi vi sono le attività che si svolgono nelle campagne: semina, insolfatura, mietitura e vendemmia segnano il passare del tempo, in questo paese dove persino il diritto all’acqua sembra una richiesta assolutamente ardita. Nonostante il linguaggio semplice e la narrazione lineare, il romanzo vuole essere un atto di denuncia contro l’autorità, contro i potenti e contro il nuovo regime fascista che già nei primi anni del Novecento si faceva strada attraverso episodi di violenza e repressione.

Benedetto Croce

Nato a Pescasseroli in provincia de L’Aquila nel 1866, fu prima di tutto filosofo, ma anche scrittore e politico. Viene maggiormente ricordato assieme a Giovanni Gentile tra i maggiori filosofi italiani del Novecento. Ma se Gentile su un grande teorico del fascismo, Croce fu invece il maggior ideologo del liberalismo e fondatore del Partito Liberale. Nonostante la sua aperta posizione antifascista, Croce ebbe sempre libertà di espressione e non venne mai censurato. Famosissimi ed ancora oggi usati come testi universitari sono molti dei suoi scritti: ricordiamo l’Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale, la Teoria e Storia della Storiografia, i Saggi sulla Letteratura Italiana del Seicento, La Poesia di Dante.

Ennio Flaiano

Nato a Pescara nel 1910, Ennio Flaiano fu un famosissimo scrittore, sceneggiatore e critico teatrale e cinematografico. Purtroppo la sua vita è stata segnata da una grave forma di encelopatia, che ha compromesso frequentemente il suo operato. Tuttavia, Flaiano ha fatto la storia del cinema italiano, collaborando con i pilastri del cinema italiano quali Fellini, Monicelli, Blasetti, Antonioni. Fu sceneggiatore per film quali Guardie e Ladri, La Romana, Roma città libera, La decima vittima, e per i film di Fellini I Vitelloni, Le notti di Cabiria, La strada, La Dolce Vita, 8 e ½. Tra i suoi scritti ricordiamo Tempo di Uccidere, Le Ombre Bianche, Un marziano a Roma e molti altri.