Volto Santo di Manoppello

Manopello è un piccolo paese sui monti della Majella, in cui si può ritrovare un’importante reliquia, il Volto Santo di Manopello.

Il sottile velo sopra il quale è impresso il volto di un giovane uomo dai lunghi capelli castani è proprietà dei frati cappuccini dal 1638, come si può leggere nella Relazione Historica redatta da P. Donato da Bomba nel 1640, in cui si narrano le vicende e i passaggi di proprietà del Volto Santo di Manopello.

La storia narra che il Velo fu portato nella cittadina di Manopello da uno sconosciuto pellegrino, che volle consegnarlo personalmente al fisico Giacomo Antonio Leonelli

Il telo, come la Sacra Sindone, è un acheropita, ciò significa che non è stato dipinto da mano umana, in quanto è impossibile ritrovarvi pigmenti o tracce di colore e coloranti, come invece si ritrovano normalmente nei dipinti di tutte le epoche.

Numerosi sono ogni anno i pellegrinaggi al Santuario del Sacro Volto, che si trova sulle colline verdeggianti della Majella, in un luogo in cui la natura e i suoi ritmi stagionali contribuisce a creare un ambiente di fede e preghiera.

Annesso al Santuario vi è La Casa del Pellegrino, in cui si può prenotare il pernottamento per visitare la sacra reliquia e assistere alla celebrazione delle Sante Messe al Santuario del Sacro Volto.

La reliquia è infatti conservata all’interno del Santuario del Volto Santo, gestito dai Frati Minori Cappuccini d’Abruzzo, e appare come una pellicola fotografica, visibile da ambo i lati grazie al vetro che la protegge dall’azione del tempo.

Ogni terza domenica di maggio si svolge al Santuario del Santo Volto la commemorazione della reliquia, e in quell’occasione aumenta l’affluenza dei pellegrini che giungono a pregare presso il Santuario del Volto Santo.